Natura giuridica dell’A.I.A. ed insussistenza di un diritto precostituito del privato ad ottenerla

GESTIONE


di Marco Lancieri

La pronuncia in esame affronta il tema dei procedimenti autorizzatori complessi in materia di impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti, con particolare riferimento all’Autorizzazione integrata Ambientale, inserendolo nel più ampio quadro normativo europeo ed interno e scandagliando altresì la natura giuridica degli delle posizioni giuridiche soggettive e degli interessi confliggenti in gioco.
L’A.I.A. è il provvedimento finale di un procedimento amministrativo complesso, che tramite il modello di coordinamento della conferenza dei servizi, effettua la valutazione di impatto ambientale (c.d. V.I.A.), ossia procede a ponderare, nel processo della gestione dei rifiuti, gli interessi pubblici secondari e gli interessi privati, in ordine al perseguimento dell’interesse pubblico primario al corretto smaltimento dei rifiuti.
Si tratta pertanto di un provvedimento di natura e struttura “dinamica”, suscettibile cioè di continui adattamenti e aggiornamenti e di ciò è ben consapevole il legislatore che all’art. 29 octies del D.lgs. n. 152/06, ha previsto l’obbligo di riesame periodico dell’AIA, al fine di “confermar(ne) o aggiornar(ne) le relative condizioni”.


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