Rifiuti abbandonati sulle strade statali: quando è compito dell’ANAS rimuoverli?

FOCUS


di Greta Catini

Il rapporto tra abbandono dei rifiuti da parte di un terzo e responsabilità solidale del proprietario dell’area ove l’illecito si verifica, è stato più volte risolto dalla giurisprudenza nel ravvisare in capo a questo ultimo l’obbligo di rimozione dei rifiuti abbandonati.
Ma quando il luogo dell’abbandono è una strada di proprietà dello stato o un’area pertinente, chi può essere obbligato, oltre all’autore dell’illecito, alla rimozione dei rifiuti?
Se da una parte, infatti, l’art. 14 del Codice della strada, prevedendo fra i compiti dell’ente gestore, la manutenzione e la pulizia delle strade, induce a pensare che il responsabile solidale sia tale ente, ovvero l’ANAS, la disamina attenta dell’art. 192 del TUA relativo all’abbandono dei rifiuti e l’orientamento espresso nelle ultime pronunce giurisprudenziali, dimostrano che tale conclusione non è poi così scontata.
Recentemente, infatti, la giurisprudenza amministrativa, chiamata a pronunciarsi su tal fenomeno, ha specificato quali sono i criteri in presenza dei quali il suddetto ente può essere responsabile ed obbligato alla rimozione dei rifiuti.


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