White List: obbligo o facoltà

231 ANTICORRUZIONE


di Lucia Giulivi

Nell’ambito della partecipazione a gara d’appalto sono sempre di più gli elementi di premialità richiesti agli operatori offerenti.

Gli strumenti di premialità afferiscono principalmente a quei presidi di legalità normativamente riconosciuti che a tratti si accavallano e che fanno perdere l’orientamento a coloro i quali intendono proporre la propria offerta in un appalto pubblico.

Se da un lato, infatti, l’adozione di strumenti organizzativi risulta essere utile ad aiutare la società offerente in ogni caso a mettere ordine tra le proprie fila, dall’altro i medesimi operatori rischiano di perdere il confine tra premiale ed obbligatorio.

Ciò accade ad esempio con riguardo all’iscrizione nella white list per quei soggetti esercenti una delle attività ritenute maggiormente esposte al rischio di infiltrazione mafiosa di cui all’art. 53 della suddetta L 190 del 2012 per i quali sebbene l’iscrizione nel suddetto elenco sia volontaria, sembra sussistere al contrario un vero e proprio obbligo di iscrizione.


LEGGI DI PIU'

Leggi la rivista

SCARICA PDF