Gestione abusiva di rifiuti: reato continuato, grammatica comportamento abituale e causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto

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di Francesca Romana Fortunati

Con la pronuncia n. 45628 del 13.12.2021, la Terza Sezione della Suprema Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi in tema di applicabilità dell’istituto della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto al reato continuato, esprimendosi in termini negativi. 

La sentenza in commento oltre ad affrontare, con riferimento alla fattispecie ex art. 256 d. lgs. 152/2006, il tema del comportamento abituale sub specie del reato continuato, offre altresì lo spunto per alcuni approfondimenti d’ordine generale, che hanno richiesto recentemente l’intervento delle Sezioni Unite, al fine di chiarire se la continuazione tra reati sia di per sé sola ostativa all’applicazione della causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto, ovvero lo sia solo in presenza di determinate condizioni.


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