Intorno alla responsabilità per fatto reato dell’ente gravitano una moltitudine di adempimenti e documenti collaterali ai quali non sempre si presta la dovuta attenzione.
Tra questi, per evitare responsabilità e sanzioni connesse ai reati ambientali di cui al Decreto 231/2001, importanza fondamentale riveste l’adozione di un Modello di organizzazione gestione e controllo idoneo.
Come noto, però, la legge nulla prevede circa le modalità con cui essi devono essere redatti e, nel tempo, sul tema si sono stratificate pronunce giurisprudenziali, Linee Guida redatte da diverse associazioni di categoria e diversi orientamenti dottrinali che non hanno fatto altro che rendere ancora più confuso un panorama già di per sé poco limpido.
Ecco che allora di particolare interesse risultano le nuove Linee guida per la corretta elaborazione dei Modelli 231 per le imprese esercenti le attività di gestione dei rifiuti pubblicate da Fise AssoAmbiente e l'ultimo aggiornamento delle linee guida di Confindustria del giugno 2021.
Linee Guida che, tra le altre cose, si occupano di fornire indicazioni su come individuare le aree operative sensibili e i relativi rischi per gli Enti che operano nel settore ambientale.
L’obiettivo del corso è quindi quello di analizzare le indicazioni contenute nelle nuove Linee Guida e di rispondere a tutti quegli interrogativi che riguardano la struttura del Modello 231, così da fornirvi strumenti pratici per costruire un Modello 231 maggiormente efficace per la tutela dell’ente.