La legge europea 2017: interventi frastagliati sul Codice Ambientale

FOCUS


di Giovanna Galassi

La legge europea, ideata per adeguare periodicamente l’ordinamento nazionale a quello dell’Unione e, quindi finalizzata a risolvere le procedure di contenzioso con l’Unione Europea, nell’insieme di norme eterogenee cui geneticamente è conformata ogni anno, nell’anno 2017 prevede anche una serie di corpose novelle al Codice Ambientale, la cui lettura e ricostruzione sistematica non è affatto agevole. Tre sono gli articoli di matrice ambientale che propongono novità in materia di tutela delle acque e monitoraggio delle sostanze chimiche, di acque reflue urbane recapitanti in aree sensibili e di limiti di emissione degli scarichi e, infine, una serie lunghissima di previsioni che intendono allineare il Codice ambientale in materia di emissioni industriali e AIA. Di queste ultime, poi, l’indagine si rivela assai complessa per difficoltà oggettive di organizzarle in modo sistematico e per la varietà delle specifiche tematiche innovate. Si propone un quadro riassuntivo degli interventi, mostrando così gli allineamenti del diritto interno in materia ambientale attuati quest’anno dal Governo.


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