di Lucia Giulivi
Il decreto sblocca cantieri ha modificato gran parte del codice appalti, intervenendo anche sulla figura dell’ANAC e sulla valenza delle sue Linee Guida.
Il problema in merito alla rilevanza degli atti emanati dall’ANAC ha fatto emergere molteplici interrogativi sul ruolo che tali documenti svolgono all’interno del nostro ordinamento ed al loro inquadramento nella soft law ovvero nell’hard law.
Ed invero, se da una parte le Linee Guida dell’ANAC vengono inserite tra gli atti di soft law che quindi sono caratterizzati dall’assenza di vincolo normativo, dall’altro le stesse sono idonee a costituire diritti e obblighi.
I riflettori si sono accesi sul tema in ragione delle modifiche introdotte nel codice appalti dal citato decreto sblocca cantieri, che ha previsto l’adozione di un Regolamento unitario in sostituzione di alcune Linee Guida e dei decreti attuativi indicati nel Codice appalti mentre per altre è stata disposta l’ultrattività non senza profili di criticità puntualmente sottolineati dalla medesima Autorità Nazionale Anticorruzione.
Ma sono tutti problemi realmente esistenti?
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