20 anni di 231 e l’odv nella prassi delle imprese: l’approfondimento di Assonime

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Nel mese di luglio 2021 Assonime ha pubblicato il documento “L’organismo di Vigilanza nelle prassi delle imprese a vent’anni dal d. lgs. 231/2001” in cui viene raccontata l’indagine svolta da Assonime rispetto all’attuazione della disciplina 231 a venti anni dalla sua emanazione, con particolare attenzione al ruolo dell’OdV.

Dall’indagine in questione sono emerse alcune considerazioni circa la figura dell’OdV e di come sia stato regolamentato questo organismo di vigilanza nella prassi delle imprese, a fronte dei vuoti normativi innegabili sul punto.

In particolare è emerso che le imprese tendono a scegliere la “fisionomia più̀ adatta all’impresa, sulla base dell’organizzazione, dimensione, tipo di attività esercitata, specifici profili di rischio, purchè sia sempre assicurato un adeguato coordinamento dell’OdV nel sistema dei controlli societari”.

Allo stesso tempo risulta recepita, almeno nelle imprese campione di indagine, la funzione di coordinamento dell’OdV con le altre funzioni aziendali data dalla frequente previsione, nella prassi, di incontri dell’OdV l’organo di controllo o dall’articolazione di linee di reporting rivolte in larga misura sia al consiglio di amministrazione, sia al collegio sindacale.

I risultati emersi dall’indagine di Assonime, dunque, sono senza dubbio risultati positivi relativamente a tale aspetto della applicazione della normativa 231.


Nel mese di luglio 2021 Assonime ha pubblicato il documento “L’organismo di Vigilanza nelle prassi delle imprese a vent’anni dal d. lgs. 231/2001” in cui viene raccontata l’indagine svolta da Assonime rispetto all’attuazione della disciplina 231 a venti anni dalla sua emanazione, con particolare attenzione al ruolo dell’OdV.

Dall’indagine in questione sono emerse alcune considerazioni circa la figura dell’OdV e di come sia stato regolamentato questo organismo di vigilanza nella prassi delle imprese, a fronte dei vuoti normativi innegabili sul punto.

In particolare è emerso che le imprese tendono a scegliere la “fisionomia più̀ adatta all’impresa, sulla base dell’organizzazione, dimensione, tipo di attività esercitata, specifici profili di rischio, purchè sia sempre assicurato un adeguato coordinamento dell’OdV nel sistema dei controlli societari”.

Allo stesso tempo risulta recepita, almeno nelle imprese campione di indagine, la funzione di coordinamento dell’OdV con le altre funzioni aziendali data dalla frequente previsione, nella prassi, di incontri dell’OdV l’organo di controllo o dall’articolazione di linee di reporting rivolte in larga misura sia al consiglio di amministrazione, sia al collegio sindacale.

I risultati emersi dall’indagine di Assonime, dunque, sono senza dubbio risultati positivi relativamente a tale aspetto della applicazione della normativa 231.

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