Rapporto Rifiuti Urbani 2020: produzione in leggero calo, migliora ancora la raccolta differenziata

NEWS, 21/01/2021

Il 29 dicembre 2020, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) ha presentato l’edizione 2020 del Rapporto Rifiuti Urbani.
La pubblicazione del documento, giunto alla sua ventiduesima edizione, è prevista dall’art. 189, comma 6, D. Lgs. 152/2006, che richiede ad ISPRA la predisposizione e pubblicazione di un rapporto annuale, attraverso la rielaborazione dei dati ricevuti dalle Sezioni regionali e provinciali del Catasto dei rifiuti, dando evidenza alle tipologie e alle quantità dei rifiuti prodotti, raccolti, trasportati, recuperati e smaltiti, nonché degli impianti di smaltimento e di recupero in esercizio. Dal contenuto del rapporto 2020, che si riferisce ai dati del 2019, emerge un lieve calo, dello 0,3%, della produzione dei rifiuti urbani nell’anno 2019, 30 milioni di tonnellate, rispetto al 2018. A condizionare il dato, principalmente è il calo registrato al Sud (-1,5%), seguito dalle regioni del Centro (-0,2%), mentre un leggero aumento si è registrato al Nord (0,5%). Secondo i dati, nel 2019, ogni cittadino italiano ha prodotto circa 500 Kg di rifiuti, mentre la produzione pro capite più elevata si conferma in Emilia-Romagna con 663 Kg per abitante per anno. Non sorprende, quindi, che le province che producono più rifiuti in Italia risultano essere Reggio Emilia, Rimini e Ravenna. Incoraggianti, invece, i dati della raccolta differenziata (+3,1 punti rispetto al 2018), che raggiunge il 61,3% della produzione nazionale e vede per la prima volta il Sud superare il 50%. Ben 8 le Regioni italiane che hanno superato l’obiettivo del 65%! Si conferma, infine, la differenza gli impianti di gestione. Dei 658 operativi, più della metà sono al Nord (355), lasciando indietro il Sud (182) e il Centro (121).

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