Presentato in Senato il Disegno di legge sulla Procura Nazionale del Lavoro

NEWS, 22/10/2021

Il Disegno di Legge n. 2052 del dicembre 202 “Disposizioni in materia di coordinamento delle indagini nei procedimenti per reati in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro”, è approdato per l’esame in Senato nel marzo 2021 e si propone di costituire un pool di magistrati esperti in materia antinfortunistica, per realizzare una vera e propria Procura Nazionale del Lavoro. La proposta in commento, intesa come un elemento in più da aggiungere alla riforma della giustizia penale prevista dal PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), potrebbe portare novità come: la centralizzazione delle cause in materia antinfortunistica, con la raccolta e l’analisi di dati ed un maggior coordinamento nelle indagini tra i magistrati; la Procura Nazionale del Lavoro come centro esperto e specializzato nella trattazione di questa tipologia di reati nonchè semplificazione dei rapporti con gli organi omologhi degli altri Paesi, nei casi di infortuni che si verifichino in stabilimenti siti in Italia, ma che sono alle dipendenze di multinazionali con sede all’estero.
Dalle premesse del testo in commento è chiaro come anche in questo caso, oltre che per lo sviluppo del PNRR, la direzione intrapresa dal legislatore sia quella di ridurre i tempi della giustizia, unendo sotto un’unica Procura nazionale del lavoro, tutti i soggetti che siano altamente specializzati ed operino in questo settore. Il testo normativo del Disegno di Legge, all’art. 1 prevede l’istituzione di una Direzione Distrettuale del Lavoro presso ogni capoluogo, “per la trattazione dei procedimenti relativi ai reati in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché ai reati contro la persona commessi nel luogo di lavoro o in occasione dell’attività lavorativa e ai reati connessi ancorché di maggior gravità […]”. Il successivo art. 2 poi, prevede la realizzazione della Procura Nazionale del Lavoro, presso la procura generale della Corte di Cassazione. L’art. 3, indica quelle che dovrebbero essere la funzione del Procuratore Nazionale del Lavoro, il quale svolgerebbe funzioni di impulso e coordinamento dell’operato dei procuratori distrettuali, e si avvarrebbe del supporto delle Forze dell’ordine, degli Ispettorati territoriali del lavoro e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

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