PNRR: il MITE pubblica decreti e avvisi pubblici per l’assegnazione dei fondi per impianti di gestione rifiuti e progetti “faro” per l’economia circolare

EDITORIALE, 19/10/2021

Per risollevare l’economia del vecchio continente a seguito della crisi causata dal COVID-19, l’Unione Europea ha varato uno strumento di ripresa che ha integrato il Quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027.

Stiamo parlando del Next Generation EU (NGEU), nuovo fondo europeo per cui ciascuno Stato membro è stato chiamato a predisporre un Piano nazionale di ripresa e resilienza per definire un pacchetto coerente di riforme e investimenti per il periodo 2021-2026.

In ottemperanza a tale adempimento, il 30 aprile 2021 il Governo italiano ha ufficialmente trasmesso il testo del PNRR alla Commissione europea, la quale ha valutato positivamente il Piano approvandolo il 13 luglio con la Decisione di esecuzione del Consiglio.

Il Piano pensato dal Governo delinea un articolato pacchetto di riforme e investimenti da finanziare con le risorse messe a disposizione dall'Unione europea.

In particolare, esso ha previsto 6 macro-aree di intervento chiamate Missioni fra cui, per quanto di interesse, rileva la Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica suddivisa in:

  • AGRICOLTURA SOSTENIBILE ED ECONOMIA CIRCOLARE
  • TRANSIZIONE ENERGETICA E MOBILITÀ SOSTENIBILE
  • EFFICIENZA E RIQUALIFICAZIONE DEGLI EDIFICI
  • TUTELA DEL TERRITORIO E DELLA RISORSA IDRICA

In tale quadro, il 6 agosto 2021, il Ministro dell’economia e delle finanze ha definito e assegnato con decreto alle singole amministrazioni le risorse finanziarie previste per l’attuazione degli interventi del PNRR.

Più nello specifico, sono stati destinati circa 34 miliardi al Ministero della transizione ecologica, di cui, nell’ambito “AGRICOLTURA SOSTENIBILE E ECONOMIA CIRCOLARE”:

  • 1,5 miliardi di euro per la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e l’ammodernamento di impianti esistenti;
  • 600 milioni di euro per la realizzazione di progetti “faro” di economia circolare.

Alla luce di tale previsione, il MITE ha recentemente emanato il decreto 396 e 397 del 28 settembre 2021 con cui è andato a dettagliare le modalità e i criteri di selezione dei progetti a cui assegnare i fondi degli investimenti del PNRR.

In particolare, il D.M. 396 del 28 settembre 2021 ha previste tre linee di intervento:

  • Linea d’Intervento A – miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani;
  • Linea d’Intervento B – ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata;
  • Linea d’Intervento C – ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti ad uso personale (PAD), i fanghi di acque reflue, i rifiuti di pelletteria e i rifiuti tessili.

Contestualmente al decreto n. 396, è stato pubblicato anche il decreto n.397 (sempre del 28.09.2021) relativo a “Progetti “faro” di economia circolare”, finalizzato a potenziare la rete di raccolta differenziata e degli impianti di trattamento e riciclo. Infatti, il decreto prevede:

  • Linea d’intervento A - ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche c.d. RAEE comprese pale di turbine eoliche e pannelli fotovoltaici;
  • Linea d’intervento B - ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti in carta e cartone;
  • Linea d’intervento C - realizzazione di nuovi impianti per il riciclo dei rifiuti plastici (attraverso riciclo meccanico, chimico, "Plastic Hubs"), compresi i rifiuti di plastica in mare (marine litter);
  • Linea d’intervento D - infrastrutturazione della raccolta delle frazioni di tessili pre-consumo e post consumo, ammodernamento dell’impiantistica e realizzazione di nuovi impianti di riciclo delle frazioni tessili in ottica sistemica cd. “Textile Hubs”.

Tutte le risorse saranno assegnate mediante procedure di evidenza pubblica da avviarsi entro quindici giorni dall'entrata in vigore di ciascun decreto, emanato nel contesto delle singole Missioni. Per quanto attiene ai decreti n. 396 e 397, sono stati pubblicati in data 15 ottobre 2021 sul sito del Ministero della Transizione Ecologica gli avvisi di apertura della procedura.

I destinatari delle risorse sono gli Enti di Governo d'Ambito Territoriale Ottimale (EGATO) di cui al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 oppure, laddove questi non siano stati costituiti, i Comuni. Sia gli EGATO che i Comuni possono presentare la propria proposta anche tramite i gestori del servizio di igiene urbana, appositamente delegati ad agire in nome e per conto dei primi.

Si segnala in particolare quello che sembrerebbe essere un ampliamento del raggio dei destinatari per quanto concerne la Linea d’Intervento C, del decreto numero 396 del 28 settembre 2021 relativo all’ammodernamento e alla realizzazione di nuovi impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti ad uso personale (PAD), di fanghi di acque reflue, di rifiuti di pelletteria e di rifiuti tessili.

Invero, dalla lettera del decreto 396 pareva che solamente i gestori del servizio di igiene urbana potessero presentare una proposta di progetto. Tuttavia, la pubblicazione dell’avviso ha definito in modo più puntuale che detta possibilità è aperta non sono solo ai gestori del servizio di igiene urbana ma anche i gestori del servizio idrico integrato.

Pertanto, anche i gestori del SII, tipicamente con riferimento al trattamento dei fanghi di acque reflue, potranno partecipare in nome e per conto dell’EGATO alla gara pubblica per ottenere i fondi del PNRR.

 

Ambiente Legale INFORMA