Tra gli strumenti per il raggiungimento degli obiettivi previsti dall’Accordo di Parigi sul clima, l’adozione di misure volte ad incentivare l’utilizzo di risorse rinnovabili per la produzione di energia assume un ruolo cardine.
La direttiva 2018/2001/UE ha da ultimo previsto un aumento della percentuale di energia da fonti rinnovabili sul consumo di energia complessivo: si passa, più in particolare, dal 20% entro il 2020 previsto come obiettivo vincolante dalla direttiva 2009/28/CE ad un attuale obiettivo del 32% entro il 2030.
Con riguardo al fenomeno dell’aumento del riscaldamento terrestre, il settore agricolo ricopre il duplice (e apparentemente ossimorico) ruolo di vittima e al contempo responsabile dello stesso.
Ebbene, a fronte di un tale quadro, può lo stesso settore agricolo fornire il proprio contributo, promuovendo e valorizzando l’utilizzo dell’energia rinnovabile?
La risposta è senza dubbio positiva e, anzi, proprio per far fronte agli impegni internazionali risulterà necessario il “pieno coinvolgimento degli imprenditori agricoli, i quali dovranno svolgere un ruolo da protagonisti integrando, quanto più possibile, la capacità di produrre prodotti di qualità con la generazione di energia rinnovabile”.
In concreto, tale settore potrebbe fornire il proprio contributo attraverso tre distinti strumenti e, segnatamente:
- l’installazione di sistemi fotovoltaici (il cd. agri-voltaico);
- il conferimento dei residui dell’agricoltura (le cd. biomasse) per la produzione di energia;
- l’istituzione di comunità energetiche agricole.
Si tratta di strumenti molto diversi tra loro ma che afferiscono tutti alla tematica della sostenibilità ambientale e che, infatti, sono stati inseriti anche nella Missione n. 2 “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato con d.l. 6 maggio 2021, n 59.
Peraltro, nello stesso PNRR è previsto che per rendere più efficace l’implementazione delle Missioni ivi previste, sarà necessario procedere a delle Riforme che coinvolgono il regime delle autorizzazioni… ed è proprio in questo quadro che si inseriscono alcune disposizioni previste nello Schema del Decreto Semplificazioni 2021 approvato il 28 maggio 2021.