Il Rating di legalità è un indicatore della conformità dell’impresa ad elevati standard di qualità, che può essere richiesto e ottenuto da parte di coloro che soddisfino determinati requisiti richiesti dal “Regolamento attuativo in materia di rating di legalità” (delibera Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – AGCM del 12 novembre 2012, da ultimo modificato con delibera n. 28361 del 28 luglio 2020).
Il 2 marzo 2021, l’AGCM ha pubblicato un comunicato stampa nel quale ha affermato che sarà avviata una procedura per rilevare l’impatto che il Rating di Legalità ha avuto sulle imprese che lo hanno ottenuto.
In che modo si esplicherà questa procedura di rilevazione? L’AGCM comunica che invierà un questionario “alle oltre 8.000 imprese che hanno ottenuto o rinnovato l’istituto negli ultimi due anni”. Qual è lo scopo di questa procedura di rilevazione?
L’obiettivo è quello di raccogliere dati per “registrare e misurare i benefici che le imprese hanno ottenuto grazie al possesso del Rating, così come quello di individuare gli eventuali ostacoli al loro conseguimento”.
Con riferimento al primo dei predetti obiettivi, nel comunicato l’Autorità ha peraltro colto l’occasione per ricordare la natura di “istituto premiale” del Rating di Legalità il quale, infatti, “oltre ad irrobustire la reputazione degli operatori economici che lo conseguono, dà diritto alle imprese virtuose di ottenere benefici quando richiedono finanziamenti pubblici o bancari e quando partecipano a procedure per l’aggiudicazione di appalti pubblici”. Il Rating di Legalità rappresenta insomma uno degli strumenti di compliance aziendale che permette agli operatori economici di presentarsi sul mercato nazionale come particolarmente virtuosi e di ottenere pertanto dei vantaggi.