Il Rating di legalità ed il rapporto con il Modello 231: il focus del CNDCEC

EDITORIALE, 01/06/2021

A gennaio del 2021, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), ha pubblicato un approfondimento dal titolo “Rating di Legalità e Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001: novità e spunti per la valorizzazione degli strumenti di corretta gestione aziendale”.

Il rating di legalità è un indicatore che serve a verificare il rispetto, da parte delle imprese che richiedano tale valutazione, degli standard di legalità assunti da queste ultime. La richiesta di rating, deve pervenire all’AGCM con espressa domanda sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa, seguendo il formulario predisposto dall’Autorità ed inviandola telematicamente.

Il rating è costituito da un punteggio dato sotto forma di “stellette”, che vanno da un minimo di una, il cosiddetto punteggio base, ad un massimo di tre.

La disciplina sul rating di legalità, è stata recentemente innovata dalla delibera dell’AGCM n. 28361 del 28 luglio 2020, che ha aggiornato il Regolamento Attuativo entrato in vigore ad ottobre del 2020. Le modifiche hanno riguardato due ambiti:

  • l’estensione del novero dei soggetti ai quali può essere applicato il rating di legalità;
  • l’ampliamento dei requisiti di legalità, sia oggettivi che soggettivi, che le società devono possedere per poter richiedere il

Ciò detto, esiste un rapporto molto stretto fra il rating di legalità ed un altro strumento molto utile per le imprese, ossia il Modello organizzativo 231 (MOG), necessario alle aziende per avere una maggiore organizzazione e trasparenza e per non incorrere nel rischio di responsabilità da illecito amministrativo.

Infatti, il rating di legalità viene incrementato nel punteggio, qualora ricorrano determinate condizioni, tra cui in particolare anche “l’adozione di una funzione o struttura organizzativa, anche in outsourcing, che espleti il controllo di conformità delle attività aziendali alle disposizioni normative applicabili all’impresa o di un modello organizzativo ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.”

Il focus del CNDCEC, evidenzia proprio questo aspetto, ossia che “la facilitazione nell’ottenimento di un Rating maggiore rappresenta sicuramente un elemento di attrattività̀ per i soggetti apicali in merito alla implementazione di un Modello 231, sia come valido strumento per tutelare le attività̀ aziendali che per una corretta gestione dei rischi.”

Sempre secondo il rapporto del CNDCEC, un modo per creare un maggior raccordo fra i due sistemi, potrebbe essere quello di affidare al medesimo professionista, la redazione del Modello organizzativo 231 e l’iter procedurale per presentare la richiesta per il rating di legalità.

In conclusione, è da notarsi che in questa maniera, entrambi i procedimenti possono essere eseguiti da un soggetto che conosce l’impresa ed i suoi punti di forza e di debolezza in maniera approfondita, potendo poi se del caso integrare i vari aspetti.

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