Il MITE sulle ceneri vulcaniche, si incoraggia la gestione ex art. 185 TUA

NEWS, 25/05/2022

Il MITE, a fronte di un’interrogazione parlamentare del 25 maggio 2022, si esprime su una delle recenti modifiche apportate all’art. 185 TUA, relativo alle esclusioni dall’ambito di applicazione della Parte IV del Testo Unico ambientale.
Precisamente, l’art. 35 D.L. n. 77/2021, convertito con modificazioni dalla L. 108/2021, inserisce al primo comma, lett. c), della disposizione citata, anche le ceneri vulcaniche, laddove riutilizzate in sostituzione di materie prime all’interno di cicli produttivi, mediante processi e metodi che non danneggiano l’ambiente né mettono in pericolo la salute umana.
Come già si evince dal dettato normativo, nella risposta fornita al quesito, il MITE precisa che le ceneri vulcaniche, nel rispetto delle condizioni suesposte non sono considerate rifiuto, bensì materiale che può essere riutilizzato in cicli produttivi, nel pieno rispetto dell’economia circolare.
Tuttavia, nelle ipotesi in cui le medesime ceneri siano gestite in maniera difforme da quanto previsto all’art. 185 TUA, le stesse non potranno che essere classificate rifiuto e, di conseguenza, essere gestite nel rispetto di tutte le prescrizioni di cui alla Parte IV TUA.
In tal quadro, il MITE rivela che è stato suggerito di approntare convenzioni o accordi tra pubblico e privati, al fine di garantire che la raccolta delle ceneri vulcaniche, a fronte anche di specifiche caratteristiche che le rendono congrue ad un ulteriore e diverso utilizzo, non rappresenti un costo aggiuntivo per le amministrazioni interessate.

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