Il 28 luglio il Ministro della Transizione Ecologica ha presentato al Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica (CITE) la “Proposta di piano per la transizione ecologica". Il documento, formato da 161 pagine, si colloca sulla scia degli obiettivi europei derivanti dal Green Deal, dalla Legge sul clima e, da ultimo, dalle recentissime proposte del pacchetto Fit for 55: neutralità climatica al 2050 e riduzione del 55% di emissione entro il 2030. All’interno del Piano sono stati individuati cinque macro-obiettivi, già fatti propri dalle istituzioni europee: neutralità climatica, azzeramento dell’inquinamento, adattamento ai cambiamenti climatici, ripristino della biodiversità e degli ecosistemi e transizione verso l’economia circolare e la bioeconomia. In aggiunta, sono stati individuati otto ambiti di intervento più specifici per cui verranno istituiti appostiti gruppi di lavoro: decarbonizzazione, mobilità sostenibile, miglioramento della qualità dell’aria, contrasto al consumo di suolo e al dissesto idrogeologico, miglioramento delle risorse idriche e delle relative infrastrutture, ripristino e rafforzamento della biodiversità, tutela del mare e, infine, promozione dell’economia circolare, della bioeconomia e dell’agricoltura sostenibile. A seguito della presentazione del Piano, si dovrà attendere il parere della Conferenza unificata e delle competenti Commissioni parlamentari. Solo dopo questi passaggi, il Piano potrà essere approvato dallo stesso Comitatio Interministeriale per la Transizione Ecologica.