Il Consiglio di Stato, con parere 1080 del 30 giugno 2022, si è espresso favorevolmente allo schema di regolamento del MiTE relativo all’inclusione del legno lamellare in forma di cippato, trattato con colle e proveniente da processi di lavorazione del legno, nell’elenco delle biomasse combustibili.
In merito, la disciplina dei combustibili utilizzabili è contenuta all’art. 293 d.lgs. 152/2006, ove si prevede che i materiali non ricompresi nell’elenco di cui all’All. X alla Parte V non possono qualificarsi come prodotti combustibili.
Ne discende che la combustione del materiale in commento ricadeva necessariamente nella disciplina di cui alla Parte IV del Testo Unico Ambientale, e dunque, nella disciplina sui rifiuti con conseguente e frequente avvio a smaltimento.
Con l’innovativo parere del Consiglio di Stato si avvicina pertanto la definitiva approvazione del decreto MiTE che comprenderebbe tra le biomasse ad uso combustibile, non solo i materiali ottenuti da lavorazioni meccaniche di legno vergine, bensì anche il “legno incollato”.
Tra le condizioni affinché tale materiale possa essere incluso nelle biomasse combustibili vengono indicati i valori limite per una serie di parametri – tra cui umidità, additivi e metalli – nonché i trattamenti subiti e le modalità di combustione.