Contrasto degli incendi boschivi e altre misure urgenti di protezione civile: emanato il nuovo d.l. 120/2021

EDITORIALE, 17/09/2021

Il 26 agosto 2021 è stato proclamato lo stato di emergenza per quattro Regioni (Calabria, Molise, Sardegna e Sicilia) a causa dei sempre più numerosi roghi e incendi che hanno devastato il territorio italiano nei mesi estivi.

Proprio per rafforzare le azioni di prevenzione degli incendi boschivi e migliorare le capacità di lotta attiva agli incendi stessi, il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo d.l. 8 settembre 2021, n.120 (entrato in vigore il 10 settembre 2021), recante: “Disposizioni per il contrasto degli incendi boschivi e altre misure urgenti di protezione civile”.

Nel testo approvato viene ridisegnata la governance della prevenzione incendi e vengono ripartite le risorse finanziarie per potenziare la capacità d’azione degli operatori impegnati nella lotta ai roghi, con specifiche previsioni a favore delle infrastrutture di isole minori e aree interne, spesso le più colpite e le meno attrezzate.

In particolare, è previsto:

  • il potere sostitutivo delle Regioni nel caso i Comuni non provvedano ad aggiornare il catasto dei terreni incendiati;
  • la redazione da parte della Protezione civile di un Piano Nazionale triennale per il rafforzamento delle risorse umane, tecnologiche, aeree e terrestri necessarie per una più adeguata prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.

A quest’ultimo fine al Dipartimento della protezione civile è affidata la ricognizione e valutazione di strumenti idonei ed innovativi con l’ausilio di un Comitato tecnico.

Lo scopo è quello di valutare:

  • tecnologie, anche satellitari per l’integrazione dei sistemi previsionali, di sorveglianza, monitoraggio e rilevamento dell’ambiente e delle sue condizioni;
  • mezzi aerei ad ala fissa, rotante o a pilotaggio remoto;
  • mezzi terrestri
  • formazione del personale.

Inoltre, lo Stato ha stanziato un’ingente somma di denaro (100 milioni di euro) per dare concreta attuazione ai Piani antincendio boschivi approvati dalle Regioni.

In particolare, sono cinque le tipologie di interventi che potranno essere realizzate:

  • il contrasto all’abbandono di attività di cura del bosco;
  • la previsione di postazioni di atterraggio dei mezzi di soccorso;
  • la realizzazione di infrastrutture, quali vasche di rifornimento idrico utili ad accelerare gli interventi di spegnimento degli incendi, vie di accesso e tracciati spartifuoco;
  • le misure per consentire il passaggio dei mezzi di spegnimento;
  • la realizzazione di attività di pulizia e manutenzione delle aree periurbane, finalizzate alla prevenzione degli incendi. 

Infine, il decreto ha introdotto un inasprimento delle pene per i reati connessi agli incendi e agli incendi boschivi, una specifica aggravante connessa all’abuso dei poteri o alla violazione dei doveri inerenti lo svolgimento di servizi nell'ambito della prevenzione e della lotta attiva contro gli incedi boschivi nonché un’ipotesi di riduzione della pena per l’autore del fatto che decida di collaborare con le indagini ovvero metta in atto condotte volte alla riparazione del danno causato. 

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