Il comportamento negligente del Comune non giustifica un incremento della Tari

Descrizione

Cons. Stato, sez. V, sent. del 22 agosto 2023, n.7898

Il Consiglio di Stato, con la pronuncia n. 7898 del 22 agosto 2023, ha confermato l’esito del giudizio di primo grado, laddove i Giudici avevano annullato alcune delibere con cui un Comune pugliese, aveva disposto l’approvazione del piano economico e finanziario, con incremento della tariffa Tari, per effetto del minor gettito dell’anno precedente e dovuto ad una condotta negligente dell’ente.

Invero, si legge nella pronuncia che le ipotesi di inserimento di costi riferibili ad anni precedenti nel Piano economico finanziario relativo all’anno successivo assumono natura eccezionale e derogatoria, così come previsto dalla L. 147/2013.  Nello specifico, la disposizione prevede che tale inserimento possa avvenire solo con riferimento ad eventuali mancati ricavi relativi a crediti risultati inesigibili riferiti ad altri tributi abrogati.

Infine, Il Consiglio di Stato ha avallato il ragionamento svolto dal T.A.R., il quale, in relazione all’inserimento di costi riferibili ad anni passati, aveva sottolineato il pericolo di fornire una giustificazione ad eventuali comportamenti inerti della P.A.

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