Descrizione
Il prodotto della macinazione meccanica dei RAEE non può essere esportato in forma semplificata.
Il solo rispetto degli obblighi di informazione preventiva non è sufficiente ai fini dell’esportazione di una mescolanza di cavi elettrici, plastica e materiali metallici derivanti dalla macinazione meccanica dei Raee domestici.
È quanto sancito dal TAR Liguria nella sent. 3 Marzo 2022 n. 177, con la quale i giudici respingono il ricorso avverso un provvedimento di “invito alla ripresa dei rifiuti” ex art. 193 bis TUA, adottato dall’Agenzia delle dogane con riferimento ad un lotto di Raee triturati destinati all’esportazione, operazione questa avvenuta con l’assolvimento dei soli obblighi di informazione preventiva.
L’accesso a tale procedura semplificata è secondo i giudici riservata ai soli rifiuti indicati nel cosiddetto “Elenco verde” (Allegato III Regolamento 1013/2006/CE), dei quali non farebbero parte i materiali in questione poiché derivanti da assemblaggi elettrici, nonché a causa della presenza di componenti in plastica. Tali caratteristiche li escluderebbero dalle categorie dei “Rottami elettronici” (GC020) e dei “Rifiuti provenienti da imballaggi elettrici” (GC010), i quali rientrerebbero invece nell’ ’elenco del suddetto allegato.
Ad ulteriore conferma della propria decisione, i giudici amministrativi richiamano la sentenza CGUE 21 giugno 2007, per la quale il fatto che un rifiuto sia composto da due o più elementi astrattamente rientranti nell’elenco verde, non comporta automaticamente che il materiale composito debba rientrare all’ interno di detta lista.
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