di Valentina Bracchi
Il presente contributo analizza l'interpello (prot. n. 50920 del 15.03.2024) del MASE, che chiarisce l'applicazione dell'art. 216, comma 8-septies, D.lgs. n. 152/2006, relativo all'utilizzo di rifiuti "lista verde" in impianti industriali con AIA. Sollecitato dalla Regione Veneto, l'interpello definisce il "recupero diretto", escludendo l'applicabilità del D.M. 5 febbraio 1998 e specificando che i rifiuti sono soggetti solo a norme di trasporto e FIR (inclusi obblighi RENTRI), senza garanzie finanziarie, MUD o registri specifici. Viene ribadita la necessità di VIA per modifiche rilevanti e di un piano di emergenza interno (salvo impianti Seveso III). La Provincia è l'Autorità competente per il registro. L'analisi evidenzia l'intento legislativo di semplificare e promuovere l'economia circolare, bilanciando l'efficienza procedurale con la tutela ambientale. La norma, sebbene prometta semplificazioni, richiede un'interpretazione rigorosa per garantirne l'efficacia pratica.
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