di Giulio Del Prete
L’articolo analizza la Direttiva (UE) 2024/1203 relativamente alla fattispecie di ecocidio in essa riconosciuta.
Nello specifico, la Direttiva tratta dell’ecocidio nella misura in cui prevede che i reati ambientali in essa previsti debbano essere configurati come “reati qualificati” e sanzionati con pene più severe laddove provochino danni gravi, diffusi o irreversibili agli ecosistemi.
Vengono esaminate le difficoltà interpretative di tali nozioni e il contributo della recente Convezione del Consiglio d’Europa sulla protezione dell’ambiente mediante il diritto penale.
L’articolo valuta anche l’impatto della Direttiva sull’ordinamento italiano, analizzando la convenienza dell’inserimento di una nuova fattispecie penale di ecocidio.
Questo contenuto è consultabile solo se si è sottoscritto un abbonamento CONTENT (oppure un pacchetto OPEN ACCESS)