Criminalità ambientale: dall’Europa lotta più severa contro i reati ambientali

Descrizione


di Francesca Romana Fortunati

Il Consiglio dell’UE ha approvato, nella seduta del 26 marzo 2024, la nuova direttiva sulla tutela penale dell'ambiente, che sostituisce le direttive 2008/99/CE e 2009/123/CE. Per il legislatore sovranazionale, difatti, le sanzioni attualmente vigenti si sarebbero rivelate insufficienti a garantire la conformità con il diritto dell'Unione in materia di tutela dell'ambiente, rendendosi così necessario un ulteriore rafforzamento mediante la disponibilità di sanzioni penali ancor più effettive, proporzionate e dissuasive, corrispondenti alla gravità dei reati e che esprimano maggiore riprovazione sociale rispetto all’uso delle sanzioni amministrative. Tra le novità di maggior rilievo, l’ampliamento dell’elenco dei reati, l’introduzione di una clausola relativa ai "reati qualificati" (applicabile quando un reato è commesso con dolo e provoca la distruzione dell'ambiente o un danno irreversibile o duraturo allo stesso) e l’inasprimento della risposta punitiva sia per le persone fisiche che per le persone giuridiche. Gli Stati membri avranno ora due anni dalla pubblicazione della direttiva in Gazzetta Ufficiale UE per adeguare la relativa normativa interna.   

LEGGI DI PIÙ

Questo contenuto è consultabile solo se si è sottoscritto un abbonamento CONTENT (oppure un pacchetto OPEN ACCESS)

 VAI AGLI ABBONAMENTI

VUOI SAPERNE DI PIÙ?

Contattaci se hai bisogno di maggiori informazioni su questo contenuto
RICHIEDI INFORMAZIONI
Contatta il nostro servizio clienti ed ottieni in tempi brevi tutte le informazioni necessarie nonché preventivi gratuiti.
Ambiente Legale dalla parte delle aziende.
RICHIEDI INFORMAZIONI