Individuazione impianti “minimi”, l’annullamento della delibera ARERA

Descrizione

TAR Lombardia, Sez. I, sent. del 24 febbraio 2023, n. 486

Con la sentenza n. 468 del 24 febbraio 2023, la prima sezione del TAR Lombardia ha accolto il ricorso di una Società Cooperativa titolare di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi sita nel Comune di Foggia, titolare di AIA, avente ad oggetto la disciplina sugli impianti minimi introdotta da ARERA con la deliberazione n. 363 del 2021 recante “Approvazione del metodo tariffario rifiuti (Mtr-2) per il secondo periodo regolatorio 2022-2025.”
Tramite questa approvazione Mtr-2 è stato stabilito che gli impianti “minimi” siano sottratti all’ambito della concorrenza del mercato di trattamento e smaltimento dei rifiuti, e vengano assoggettati al piano regionale dei flussi di rifiuti, con fissazione delle tariffe di accesso.
In particolare, il Tribunale ritiene che ciò sia esorbitante rispetto alle funzioni attribuite dall’art. 1, comma 527 della legge n. 205 del 2017 ad ARERA, non essendo supportata nel dato normativo letterale e ponendosi in contrasto con il riparto di competenze in tema di rifiuti e ambiente (cfr. artt. 195 e 196 del D. Lgs. n. 152 del 2006) tra Stato e Regioni ex art. 117, comma 2, lettera s), Cost.
Si sostiene, quindi, che ARERA, attribuendo alle Regioni la facoltà di individuazione dei criteri per qualificare un impianto come minimo, abbia violato il disposto costituzionale che prevede l’esercizio da parte dello Stato del Programma nazionale per la gestione dei rifiuti eludendo le esigenze di protezione unitarie dell’ambiente. Tale Programma, infatti, “ha l’obiettivo di individuare misure volte a regolare e migliorare la pianificazione sui diversi livelli di governo, non incidendo sulle funzioni e sulle competenze delle Regioni e delle Province autonome in tema di pianificazione di settore e procedure autorizzatorie per la realizzazione e la modifica degli impianti di gestione dei rifiuti; … è preordinato ad orientare le politiche pubbliche ed incentivare le iniziative private per lo sviluppo di un’economia sostenibile e circolare, a beneficio della società e della qualità dell’ambiente”.

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